Campionato Italiano Assoluto GR, ripartenza e medaglia

Cardone medaglia di bronzo!

Finalmente si riprendere con l’attività agonistica, dopo un anno e mezzo di stop a causa della pandemia. Per ripartire però sono stati presi tutti gli accorgimenti del caso con tamponi, bolla, accesso chiuso al pubblico al Pala Pellicone.
Nonostante il momento ancora incerto la voglia di tornare alla normalità sportiva è tanta e lo dimostra il numero di partecipanti iscritti, centosei.

La Chimera in questo periodo ha continuato il lavoro in palestra rispettando le disposizioni anti covid che non hanno reso facile l’organizzazione degli allenamenti ed i ragazzi hanno sicuramente risentito di tutto ciò.

Il club aretino si presenta all’appuntamento con una squadra molto rimaneggiata. A difendere i colori amaranto nella categoria 55kg. Carlo Cardone e nella categoria 67kg. Tommaso Stopponi, accompagnati dai tecnici Roberto Stopponi e Mauro Coradeschi.

Incoraggiante terzo posto di Carlo Cardone che dopo una preparazione piena di alti e bassi riesce ugualmente a salire sul gradino più basso del podio. Speriamo che la vittoria del bronzo sia di buon auspicio per i prossimi impegni.
In un girone nordico a tre improponibile per lui, perde per superiorità tecnica (0-8) con il calabrese Martino. Con il laziale Consorte viene sconfitto per atterramento (0-4), dopo aver avuto la possibilità di sfiorare il colpaccio. Ancora troppo timoroso, è il momento di svoltare.

Nella categoria 67kg. giornata storta per Tommaso Stopponi che agli ottavi incontra il romano Cocco. Dopo una prima ripresa chiusa in vantaggio, nella seconda si spegne la luce e viene sconfitto per superiorità tecnica (8-16). Peccato perché l’approccio iniziale era quello giusto, troppo evidente il calo di concentrazione.

“Non ci resta che vedere il bicchiere mezzo pieno. Mi aspettavo qualcosa in più ma dobbiamo considerare che l’attività viene svolta a singhiozzo dopo un lungo periodo di inattività. Non siamo venuti per il risultato, ma per testare la condizione dei nostri ragazzi. Dobbiamo lavorare sodo sulla tecnica, ma soprattutto a livello psicologico”.